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Devo un breve resoconto ai miei lettori, una meravigliosa comunità, che in questi 4 anni di era Futura mi hanno seguito. Nel 2012 iniziai a raccontare in termini quasi epici le avventure di quella che io definisco la corazzata Futura. La decisione di iniziare a scrivere non fu presa tanto per capacità ma quanto per sfida verso quelli che non credevano nelle mie possibilità. In mio aiuto per ben quattro anni sono venute tutte le ragazze della Futura che hanno fatto sempre in modo di ispirarmi e anche per loro, nonostante molti articoli li ho scritti la notte e trasmessi ai giornali locali alle prime luci dell’alba, ogni giorno cercavo un pezzo sulla Futura e a raffica partivano i messaggi su tutti i social network e nei gruppi di wattsapp. Assieme a me tra i primi ad aiutarmi nei comunicati stampa e nella gestione del sito ringrazio: Martina Battilani e Marica Ogno che nonostante le loro giovani età hanno saputo gestire al meglio il loro ruolo in quella che io definisco la redazione Futura, Raffaele Galli compagno di tante notti davanti al computer a preparare articoli, locandine e tra tante cose fatte bene insieme ricordo l’evento denominato Effelunga. Ma a seguire i ragazzi che con capacità ed impegno hanno messo piede nella redazione Futura in soli quattro anni sono stati veramente tanti Laura Serraca, M. M. lui sa di chi parlo, Monica Maldini, Maria Martella e tanti altri. Oggi per me, mia moglie che stimerò sempre, la tesoriera Muriel Varesi e un caro amico l’aiuto tesoriere Davide Osserini il viaggio nella cabina di comando della Pallavolo Futura sta per terminare con tanta amarezza e non per nostra volontà. Ma certe cose accadono e se ne può solo prendere atto. Escono a testa alta e senza un giustificato motivo ma con tanta amarezza. Quell’amarezza che si prova quando hai il cuore spezzato. Quando hai dato tutto anche l’anima per il bene di un ideale, un sogno e poi lo perdi senza un valido motivo e allora stai sveglio la notte tra mille domande, mille pensieri e mille ricordi. .La Futura continuerà per cui in bocca al lupo ai sei che continueranno il viaggio in cabina di comando noi staremo tra i soci. Per cui non è un addio ma un arrivederci.